La casa del perfetto civis Romanus secondo Cicerone: tra esemplarità e concretezza
Abstract
In off. 1, 138-140 Cicerone esprime i suoi pensieri e le sue preoccupazioni riguardo all’aspetto appropriato delle case appartenenti alla classe dirigente, in particolare quelle di individui impegnati in politica. Egli condanna l’usanza degli statisti di erigere magnifiche dimore come manifestazioni evidenti del loro potere e della loro influenza politica, temendo le ripercussioni morali di tale ostentazione sullo Stato romano. Lungi dal limitarsi a ripetere il luogo comune del disprezzo romano per il lusso privato, la critica di Cicerone era profondamente personale: la sua stessa casa, situata sul lato nord-occidentale del Palatino, ebbe un ruolo cruciale nella sua carriera politica durante il famigerato conflitto con Clodio. Confrontando le fonti letterarie, in particolare i resoconti di prima mano di Cicerone, con le prove archeologiche, questo articolo indaga le connessioni significative tra il discorso teorico e le pratiche edilizie durante la crisi della Repubblica romana.
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