Español
DOI:
https://doi.org/10.13135/1594-378X/11147Abstract
Il seguente articolo analizza due opere omonime della drammaturga argentina Griselda Gambaro: il racconto "Nosferatu" (1970) e l'opera teatrale con lo stesso nome, scritta negli anni settanta ma pubblicata solo nel 1985. In particolare, il testo esplora l'immagine del vampiro come metafora operativa per descrivere e criticare il periodo di violenza politica e dittatoriale in Argentina tra il 1966 e il 1983 (Onganía e Videla). Seguendo linee critiche della filosofia (biopolitica), della letteratura e della scienza politica, il saggio evidenzia come i vampiri di Gambaro, in quanto figure liminali, rappresentino in modo efficace le logiche e le pratiche del periodo dittatoriale argentino, inclusa l'esperienza "concentracionaria" (Calveiro 2004) della cittadinanza, la preservazione delle istituzioni anti-democratiche e i problemi relativi alla memoria.
##submission.downloads##
Pubblicato
Fascicolo
Sezione
Licenza
Copyright (c) 2025 Santiago Quintero

TQuesto lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.
Gli autori che pubblicano su questa rivista accettano le seguenti condizioni:
- Gli autori mantengono i diritti sulla loro opera e cedono alla rivista il diritto di prima pubblicazione dell'opera, contemporaneamente licenziata sotto una Licenza Creative Commons - Attribuzione che permette ad altri di condividere l'opera indicando la paternità intellettuale e la prima pubblicazione su questa rivista.
- Gli autori possono aderire ad altri accordi di licenza non esclusiva per la distribuzione della versione dell'opera pubblicata (es. depositarla in un archivio istituzionale o pubblicarla in una monografia), a patto di indicare che la prima pubblicazione è avvenuta su questa rivista.
- Gli autori possono diffondere la loro opera online (es. in repository istituzionali o nel loro sito web) prima e durante il processo di submission, poiché può portare a scambi produttivi e aumentare le citazioni dell'opera pubblicata (Vedi The Effect of Open Access).