Supereroi e "supermusic" tra cinema e televisione

Uno sguardo storico-analitico

Autori

  • Jacopo Conti Scuola Civica di Musica “Claudio Abbado” di Milano, Università di Torino

Abstract

L’articolo analizza il concetto di supermusic, introdotto da Stefani e Marconi (1992) e ripreso da Philip Tagg, come categoria melodica e timbrica strettamente connessa alla rappresentazione dell’eroismo in musica.

Tale linguaggio, nato dal melodramma e dal poema sinfonico tardo romantico (Strauss, Holst, Wagner), dopo i primi esperimenti musicali legati ai cortometraggi di Superman e Captain Marvel negli anni ’40, trova la sua consacrazione al cinema con John Williams, che ne reinterpreta i modelli e definisce lo standard per la musica dei cinecomic. Negli anni ’80 e ’90, Danny Elfman segna una svolta con Batman (1989), proponendo una scrittura più cupa e instabile, ma pur sempre riconducibile al paradigma supermusicale grazie alla componente ritmica. Da allora, le colonne sonore dei cinecomic si muovono tra continuità (Alan Silvestri con Avengers) e rielaborazione (Hans Zimmer, come nella trilogia di The Dark Knight o in Man of Steel).

Parallelamente, la televisione ha a lungo evitato la supermusic, optando per canzoni o stili legati alle mode del tempo (funk, rock, pop), a eccezione delle produzioni su Superman. Solo dagli anni ’90, con Batman: The Animated Series e successivamente con le serie del nuovo millennio, le sonorità cinematografiche approdano stabilmente anche sul piccolo schermo.

In conclusione, la supermusic si configura come codice sonoro che esprime potenza, eroismo e “serietà”, connotando non solo i personaggi ma anche il budget e il target delle produzioni. Se in passato distingueva il cinema dalla televisione e il pubblico adulto da quello infantile, oggi essa convive con linguaggi diversi, ampliando il proprio spettro senza perdere la sua funzione identitaria.

Biografia autore

Jacopo Conti, Scuola Civica di Musica “Claudio Abbado” di Milano, Università di Torino

 

Jacopo Conti, musicista e musicologo, è docente di Comunicazione sonora e musicale all’Università di Torino, di Teoria e analisi della popular music e di Forme, linguaggio e sistemi della musica rock pop alla Scuola Civica di Musica “Claudio Abbado” di Milano, di Linguaggio della musica pop alla Civica Scuola per interpreti e traduttori “Altiero Spinelli”, sempre di Milano e di Analisi della popular music al master di analisi e teoria musicale del GATM (Gruppo di Analisi e Teoria Musicale, dal 2018). In precedenza ha insegnato al Conservatorio di Cuneo, al Conservatorio di Benevento, all’Università Statale di Milano e all’Istituto Europeo di Design di Milano. Le sue pubblicazioni vertono principalmente sull’analisi e semiotica della musica (soprattutto di popular music), tanto nella canzone quanto in rapporto con altri media (cinema, televisione, pubblicità). È stato membro del direttivo del branch italiano della IASPM (International Association for the Study of Popular Music) e del direttivo internazionale per due mandati. Ha tenuto conferenze in tutta Europa e negli Stati Uniti. Ha tradotto in italiano i libri La tonalità di tutti i giorni e I significati della musica di Philip Tagg.

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Pubblicato

2025-09-15

Come citare

Conti, J. (2025). Supereroi e "supermusic" tra cinema e televisione: Uno sguardo storico-analitico. Gli Spazi Della Musica, 13, 193–216. Recuperato da https://ojsunito33.archicoop.it/index.php/spazidellamusica/article/view/12594