Role-Based Persuasion and Strategic Embarrassment in Cicero’s Letters
Abstract
Questo articolo impiega la teoria dei ruoli per offrire una rilettura di quattro lettere scritte a Cicerone nel 49 a.C. da Marco Antonio, Giulio Cesare e Marco Celio Rufo: in tre di queste gli autori tentano di convincere Cicerone a non unirsi a Gneo Pompeo nel suo conflitto contro Cesare (Att. 10, 8A-B; 10, 9A), mentre lo scambio tra Antonio e Cicerone verte sulla possibilità di richiamare Sesto Clelio (Att. 14, 13A-B). L’attenzione sullo sviluppo dei ruoli all’interno della corrispondenza epistolare permette di comprendere meglio la relazione tra facework e persuasione sulla base del modello di analisi interazionale definito politeness theory. Più in dettaglio, si sostiene che gli scrittori potevano provocare la face del loro interlocutore enfatizzando la necessità di aderire ad alcuni aspetti dei ruoli da loro svolti all’interno della società. Dopo aver argomentato a favore della presenza di questa strategia di persuasione all’interno dell’epistolario di Cicerone, si offre una riflessione sull’utilità più generale della teoria dei ruoli come modello dell’analisi della comunicazione di Cicerone e, più in generale, del mondo romano.
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