Ultimo numero

Il presente volume, così come quello che lo seguirà, ricostruisce sotto diverse prospettive il pensiero di Gianni Vattimo, che ha fondato e diretto con Gaetano Chiurazzi questa rivista fino alla sua scomparsa. Nel tentativo di restituire almeno in parte la complessità del suo pensiero, i contributi qui raccolti affrontano alcune delle discipline che l’opera di Vattimo ha toccato: la teoria dell’Essere e della verità, la filosofia politica e il pensiero della tecnica, l’estetica, la filosofia della religione. Ciò che lega insieme questa molteplicità di interessi è anzitutto uno stile di pensiero che ha animato una critica della modernità di riconosciuta importanza attraverso la lente di una filosofia ermeneutica a vocazione anti-metafisica e nichilistica. Il portato più profondo di questo stile che – ci pare – le categorie del “pensiero debole” e del “postmoderno” non riescono a restituire fino in fondo rimane ampiamente attuale, anzi aperto al futuro: contribuire alla discussione intorno alla filosofia di Vattimo significa infatti entrare in contatto con alcuni dei fili rossi più presenti nella contemporaneità, dal problema della verità nel discorso tecno-scientifico alla possibilità di rapportarsi con realtà sociali via via più complesse, dall’idea di Europa all’emergere dei nuovi miti estetici. Questo volume, dunque, non vuol essere tanto un omaggio, ma piuttosto l’indicazione di alcune strade per proseguire il dialogo con la sua eredità intellettuale.