La svolta mimetica: una teoresi

2025-08-04

Spesso marginalizzata e a lungo perfino dimenticata, specialmente nei periodi romantico e modernista dominati dal mito dell’originalità, ormai è tornata al centro dell’interesse di studiosi delle scienze umane, delle scienze sociali e perfino delle neuroscienze la consapevolezza, antica ma sorprendentemente attuale, che la nostra è, innanzitutto, una specie imitativa, prima ancora che sapiens, noi siamo homo mimeticus (www.homomimeticus.eu).
Sfumando i tradizionali contesti del realismo estetico e della teoria mimetica, lo studio delle forme imitative umane, postumane e non umane ha trovato nuova linfa grazie al lavoro di figure influenti nella filosofia continentale (Nancy, Malabou), nella teoria letteraria (Miller), nel femminismo (Cavarero, Butler), nella teoria politica (Connolly), nel Nuovo Materialismo (Bennet), negli studi sul postumano (Hayles), nella storia della psicologia (Borch-Jacobsen), nelle neuroscienze (Gallese) e in altri ambiti. Queste voci hanno unito le forze in un’iniziativa transdisciplinare con lo scopo di promuovere un ritorno della mimesis, una “svolta mimetica” attenta a tutte quelle proprietà relazionali, incarnate, plastiche, contagiose, risonanti e specchianti che possiamo dire (im)proprie di una specie camaleontica (cfr. ad esempio, Homo Mimeticus e Homo Mimeticus II).
L’obiettivo di questo numero speciale di Trópos. Rivista di Ermeneutica e Critica Filosofica è quello di impegnarsi in modo produttivo, critico e creativo con la svolta mimetica, per approfondire e sviluppare ulteriormente il campo transdisciplinare degli Studi Mimetici. Si invitano i contributori a familiarizzare con questo campo attraverso i link sopra indicati, tenendo conto del fatto che saranno considerati solo contributi esplicitamente collocati nell’ambito degli studi mimetici.
Siamo particolarmente interessati a tutte le maschere concettuali contemporanee della mimesis che ci permettano di esplorare le due “facce” della mimesis: come affetto vibrante che destabilizza i confini dell’individuazione, la mimesis genera infatti da un lato patologie che negano la vita e dall’altro patho-logie che la affermano.
Accogliamo contributi ai Nuovi Studi Mimetici provenienti da diverse discipline e scuole teoriche, tra cui (ma non solo):
• Mimesis modernista (e.g. ego fantasma, homo duplex, comportamento collettivo)
• Mimetismo, interculturalità, decolonizzazione
• Mimesis postmodernista (pastiche, intertestualità, simulazione)
• Mimesis nella postcritica e nella teoria degli affetti (identificazione, apprensione, sintonia)
• (Neo)fascismo mimetico (mito, disinformazione, post-verità)
• Postumanesimo mimetico (ipermimesis, simulazioni IA, homo mimeticus 2.0)
• Mimesis e post-poststrutturalismo (Derrida, Irigaray, Lacoue-Labarthe, Nancy, Lawtoo)
• Mimetismo e Teoria Critica (Benjamin, Adorno, Fromm, Jameson)
• Ermeneutica e Mimesis (Heidegger, Gadamer, Vattimo)
• Mimesis nel Nuovo Materialismo (contagio, afflussi e deflussi, umanesimo intrecciato, “carne”)
• Mimesis di genere e inclinazioni mimetiche (Irigaray, Butler, Cavarero, Ahmed)
• Risonanza mimetica (Rosa)
• Imitazione e neuroscienze (neuroni specchio, plasticità, mimesis epigenetica)
• Mimesis e identità (auto-narrazione, autofiction, narrazioni relazionali, autoteoria)
• Mimesis suggestiva (inconscio mimetico, ipnosi, empatia, influenza)
• Biomimetismo e metamorfosi (oltre la mimesis umano/non-umano) 

 

Informazioni sulla Call
- Gli interessati dovranno inviare un paper di massimo 50'000 caratteri entro e non oltre il 31 agosto 2026 utilizzando la piattaforma online della rivista. Si accettano contributi in italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco.
- L’esito della valutazione double-blind sarà comunicato entro il 31 ottobre.
- L’articolo definitivo dovrà pervenire entro il 30 novembre.
Inoltre la proposta dovrà includere:
- Nome e affiliazione;
- Abstract di massimo 200 parole;
- 5 keywords;
- Biografia di 50-60 parole.

Per ulteriori informazioni e Indicazioni per gli Autori si veda il sito della rivista.